2.2 Molluschi

I Molluschi sono il secondo gruppo zoologico dopo gli Artropodi. La conchiglia è la loro caratteristica più nota, sebbene non tutti i Molluschi ne possiedano una. Nel gruppo fanno parte animali molto diversi tra loro, dagli organismi vermiformi di pochi millimetri agli immensi calamari giganti, dalle vongole alle chiocciole, occupando sia gli ambienti acquatici che gli ambienti terrestri.

Il corpo dei molluschi è molle ed è generalmente composto da capo, piedi e conchiglia; la maggior parte degli organi è contenuta in un sacco di visceri che contiene l’apparato digerente, escretore, circolatorio e riproduttore.

Si distinguono tre grandi classi principali:

  • Bivalvi
  • Gasteropodi
  • Cefalopodi

 

BIVALVI

I Bivalvi, detti anche Lamellibranchi, comprende tutti animali acquatici, per lo più marini, dal corpo compresso, simmetrico, senza capo differenziato, racchiuso in una conchiglia costituita da due valve. Le valve sono tenute insieme da una cerniera mobile e dai muscoli adduttori e in alcuni casi vengono utilizzate per la locomozione. I Bivalvi hanno adottato un modo di alimentarsi unico presso i Molluschi: essi filtrano grandi masse di acqua attraverso le branchie molto ampie e reticolate, trattenendo il microplancton.

 

 

Tra le specie di bivalvi che più comunemente vengono allevati e raccolti nelle acque dell’Emilia-Romagna troviamo:

  • Cozza (Mytilus galloprovincialisi) o mitilo, allevata sia nelle aree lagunari che in mare aperto, pescata presso le piattaforme per l’estrazione metanifera;
  • Ostrica piatta (Ostrea edulis), oggetto sia di pesca che di allevamento;
  • Lupino (Chamelea gallina), o poveraccia, di piccole dimensioni e pescata fino a una profondità di 15 metri;
  • Vongola verace (Ruditapes philippinarum), allevata principalmente nella Sacca di Goro;
  • Scrigno di Venere (Scapharca spp), pescato tra gli 8 e i 15 metri di profondità.

 

GASTEROPODI

I gasteropodi sono molluschi dotati di conchiglia singola, e comprendono organismi sia marini che terrestri (chiocciole e lumache). Il nome deriva dal greco e significa letteralmente “animali che strisciano sullo stomaco”, sebbene la parte ventrale non sia la pancia, bensì il piede.

I Gasteropodi possono essere erbivori, necrofagi oppure predatori e utilizzano la radula, una lingua rivestita da uno strato corneo con numerosi dentini molto robusti e appuntiti.

 

Le specie che più comunemente vengono pescate nei fondali della costa dell’Emilia-Romagna sono:

  • Lumachino di mare (Nassarius mutabilis)
  • Garagolo (Aporrhais spp), comunemente conosciuto con il nome di piede di pellicano, per la curiosa forma della sua conchiglia

 

 

CEFALOPODI

La classe Cephalopoda include seppie, polpi, calamari e nautili che sono i più complessi esemplari tra i molluschi, se non addirittura dell’intera categoria degli invertebrati.

Sono predatori e devono il loro successo sia alla velocità con la quale si muovono sia ai tentacoli, vere e proprie braccia, sia a un sistema nervoso e occhi ben sviluppati ed efficienti.

Il nome deriva dal fatto che il piede, organo locomotore, è unito alla testa dell'animale.

Rispetto ai bivalvi e ai gasteropodi, i Cefalopodi presentano una conchiglia interna, come il cosiddetto ”osso di seppia” oppure ne sono privi, come nel caso dei polpi.

La principale specie appartenente alla classe dei Cefalopodi che viene pescata nelle acque della costa dell’Emilia-Romagna è la seppia (Sepia officinalis).

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