5.4 Cosa possiamo fare noi?

Pur trattandosi di problematiche su scala globale, alcune buone pratiche quotidiane potrebbero aiutare a invertire questo processo; anche noi, in quanto consumatori, possiamo contribuire seguendo poche semplici regole!

Non disperdere nell’ambiente plastica, mozziconi di sigaretta e altri rifiuti. Fai una corretta raccolta differenziata!
   Limita il consumo di posate, bicchieri, cannucce e altri oggetti monouso di plastica. Noi li utilizziamo solamente per pochi minuti, ma il mare impiega fino a mille anni per degradarli!
   Diventa un consumatore informato e scegli prodotti certificati, realizzati nel rispetto degli animali e dell’ambiente. Prediligi detersivi ecologici, con tensioattivi naturali innocui per la fauna e un ridotto contenuto di fosfati e, evita cosmetici e altri prodotti contenenti microplastiche, a favore di prodotti biodegradabili.
Sii un proprietario di animali responsabile: non liberare nel mare pesci o altri organismi non autoctoni!
Riduci le emissioni di CO2, prediligendo il trasporto pubblico o la bicicletta. Ne gioverà l’ambiente e la salute!

… E PER I NOSTRI PESCI?

Le nostre scelte alimentari hanno un enorme impatto sull’ecosistema marino. Modificando le nostre abitudini di acquisto e di consumo a casa, in mensa e al ristorante possiamo contribuire a un’inversione della rotta! Ecco come:

  • Preferisci la pesca artigianale, che utilizza metodi di cattura più sostenibili, come ad esempio reti da posta, nasse e trappole;
  • Varia la tua scelta, acquistando specie diverse e non a rischio. Scegli pesci a ciclo vitale breve: hanno un ridottissimo contenuto di metalli pesanti, sono sostenibili per l’ecosistema , sono economici e accessibili a tutte le famiglie!;
  • Preferisci il pesce locale e di stagione pescato nel mare Adriatico, a quello allevato o decongelato;
  • Rispetta la taglia acquistando esemplari già adulti.

4.2 Maricoltura

Sempre connessa al mare, è poi l’antica attività di maricoltura, che ancora oggi conserva caratteristiche tradizionali.  Nelle Valli del Delta del Po, è presente 

da secoli la vallicoltura, una pratica di allevamento estensivo in bacini di acqua salmastra chiusi mediante arginatura, dove principalmente si allevano l’anguilla, il cefalo, la spigola e l’orata. A partire dal 1960, nelle lagune di Goro inizialmente si è diffuso l’allevamento della vongola verace (Tapes decussatus) ormai quasi del tutto sostituita dalla vongola verace filippina  (Tapes philippinarum) specie alloctona di origine asiatica, con una significativa produzione annua di circa 8.000-10.000 tonnellate, commercializzate in tutta Italia e all’estero.

La mitilicoltura (cozze) viene praticata sia in laguna che in mare in aree confinate lungo tutta la costa. La produzione annua si attesta sulle 15.000-20.000 tonnellate, e include produzioni di alta qualità, come la Cozza di Scardovari, che nel 2013 ha ottenuto il riconoscimento DOP, e la Cozza Bio di Cervia.

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